Dettaglio Notizia
Donne e amori
Donne e Amori!?
Quanti amori, quali amori, troppi amori ci ha cantato Toto Cotugno. Si vuole porre all’ attenzione dello spettatore, attraverso quattro dialoghi e un monologo, una variegata tipologia di amori: amori veri, finti, di solo eros, di potere, folli ed egoistici tratti da drammaturghi diversi.
Granita di limone di Aldo Nicolai. Questo corto mette in evidenza l’amore di una mamma verso i figli, ma anche la volatilità di amore solo carnale che si spegne come una candela al far della sera. Il linguaggio talvolta ”grasso” non è volgare per il solo gusto della volgarità, ma rappresenta il linguaggio di protesta sociale di molti giovani che hanno assunto come loro motto: “Proibito proibire”.
Questi figli amatissimi di Roberta Skerl, la drammaturga, ci narra la storia di Anna e Giulio coppia di mezza età, che dopo trent’anni di matrimonio si amano ancora. Le uniche preoccupazioni gliele danno i due figli perché un bel giorno… accade quello che i genitori non si sarebbero mai aspettato che accadesse.
Di mamma ce né una sola di Aldo Nicolai ci fa riflettere sull’egocentrismo di una mamma che ama solo se stessa. Elvira, la protagonista ci ricorda la favola di Biancaneve: Specchio mio specchio chi è la più bella della famiglia? Non ti pronunciare, perché sono io.
Velia e il ricco amante di Dino Buzzati, commedia scritta nel 1964 per Laura Adani, narra la storia di un amore interessato. Velia, la protagonista, che a prima vista sembra essere una donna forte, alla morte del suo amante si rivela per quello che è, ossia una donna fragile che non sarà in grado di badare al suo futuro.
Macbèth di W. Shakespeare Il corto è stato sviluppato partendo da alcune considerazioni Froidiane secondo le quali la maledizione della sterilità potrebbe essere stato il motivo che avrebbe indotto il protagonista all’assassinio del re e all’usurpazione del trono, aiutato in ciò anche dalla Lady a sua volta frustata da un mancato appagamento sessuale e da mancanza di maternità.